COLLEVITI A LUME DI CANDELA / Pescia (PT)
settembre /ottobre 2023
Dopo il grande successo successo dell'evento FRATE FOCO edizione de La Verna, la manifestazione più suggestiva del panorama storico artistico toscano approda al convento di San Ludovico a Colleviti (Pescia - PT).
Il convento di San Ludovico a Colleviti, dopo anni di chiusura, riapre le sue porte offrendo un’irripetibile occasione per scoprire e conoscere un fondamentale patrimonio – artistico e di fede – della storia francescana.
I visitatori, tramite visite esclusive attraverso un'affascinante percorso illuminato al lume di candela accompagnato da affascinanti musiche sacre (pianoforte, violino, organo), potranno immergersi nella spiritualità e cultura francescana e ammirare ambienti “segreti” e “scoprire” inediti tesori. Saranno quindi finalmente rivelati numerosi spazi, come i due chiostri (ripuliti e sistemati per l’occasione), il maestoso refettorio, la canova, i corridoi della clausura, le celle dei frati, la cappella dell’infermeria, la chiesa con il capolavoro di Giovan Battista Paggi e le opere di Alberico Carlini da Vellano, la sagrestia, la terrazza panoramica, le cantine ed infine la biblioteca dove si potrà ammirare un’esposizione di libri antichi.
Nella Biblioteca del convento, da un'idea di fra Mario Panconi, responsabile delle Biblioteche e Archivi Francescani, sarà allestita un'esposizione di alcuni dei volumi più rappresentatitivi della Biblioteca.
La manifestazione è organizzata da Mazzafirra, con il sostegno della Provincia Francescana di San Francesco Stimmatizzato dei Frati Minori e il patrocinio del Comune di Pescia.
Orari di apertura
Si invita a vedere i giorni e gli orari di apertura attraverso l’apposito calendario in fondo a questa pagina, dove è possibile anche fare la prenotazione.
INFO E PRENOTAZIONI (obbligatoria):
Info line: 334 8950295 (anche via whatsapp): servizio attivo dal lunedì alla domenica dalle 15.00 alle 18.00
La prenotazione è gratuita (il pagamento sarà richiesto in loco) è può essere fatta attraverso il calendario in fondo a questa pagina
Si raccomanda di portare anche i contanti poichè il POS non sempre funziona
Biglietti e costi:
0-16 (se accompagnati - NO gruppi, gite o scolaresche) = gratuito
+ 16 = 15.00 € (ingresso + visita)
- Disabili e loro accompagnatori (1 per persona esclusivamente se indispensabile per la mobilità dei primi; si consiglia di contattarci prima di prenotare) = gratuito: si ricorda che il percorso NON è ACCESSIBILE ai DISABILI con ridotte o impedite capacità motorie.
CANCELLAZIONE DELLA PRENOTAZIONE:
La disdetta è gratuita se viene comunicata all’organizzatore almeno 48 ore prima del giorno prenotato.
In caso contrario verrà richiesto di pagare l'intera somma della prenotazione (con paypal o bonifico), ma con la possibilità di recuperare la visita nel primo giorno utile.
Gruppi:
Per gruppi numerosi (superiori a 15) non esitate a contattarci per aperture straordinarie e prezzi agevolati
INGRESSO AL CONVENTO:
L'ingresso al convento è dalla parte della chiesa, NON dai campi da tennis, dove l'accesso è impraticabile.
Si può parcheggiare nell'ampio piazzale (sterrato) antistante la chiesa.
ATTENZIONE: la strada per accedere al convento, negli ultimi 200mt, è stretta e ripida.
Nota bene:
- La biglietteria si trova all'ingresso del Convento in Via di Colleviti, 23, 51017 Pescia (Pistoia); l'ingresso si trova sotto il portico antistante la chiesa ed è ben visibile;
- Al convento si accede dalla parte dell'ingresso alla chiesa, NON dai campi da tennis;
- Il percorso NON è ACCESSIBILE ai DISABILI con ridotte o impedite capacità motorie;
- I cani di piccola taglia possono accedere al percorso di visita se portati in braccio;
- Il percorso dura circa 1,5 ore e potrà subire variazioni, anche di ambienti visitabili, in base alle esigenze della comunità religiosa o dell'organizzatore;
- Si raccomanda di arrivare almeno 15 minuti prima dell’orario prenotato; la VISITA partirà sempre puntuale e non sarà possibile attendere nessun ritardatario;
- In caso di disdetta è obbligatorio dare preavviso all’organizzatore almeno 48 ore prima del giorno prenotato.
Una via Crucis, tramite un tratto in salita, conduce dal borgo al complesso francescano ed è composta di piccole “margini” un tempo affrescate.
In luogo dell’attuale edificio religioso era anticamente una rocca – costruita appositamente, in una delle alture prossime alla città di Pescia, a scopo difensivo – che alla fine del Quattrocento appariva ormai in stato di rudere ed era nota come “Castello di Colleviti” (parte della struttura militare sarà inglobata nel muro ovest del Refettorio). Fu grazie all’interesse di rilevanti figure pesciatine, Benedetto Colucci e il figlio Jacopo, che prese avvio il progetto per la costruzione di un convento francescano: fra il 1484 e il 1492 questi riuscirono a riscattare il fortilizio in favore degli Osservanti, acquisendo inoltre un terreno boschivo e coinvolgendo il Comune nel risanamento delle mura della rocca. Quando il sito venne donato nel 1494 ai frati francescani iniziò l’edificazione del convento, affidata al frate “fabbricere” Vincenzo Gallo o Borgognone (nativo di Orvien in Francia), già attivo come architetto dell’Ordine per Santa Maria a Ripa in Empoli: inoltre sarà proprio lui ad assumere la carica di primo guardiano di Colleviti e – prima di cadere vittima della peste (1497) – ad intitolare il convento a San Lodovico di Tolosa.
A queste date erano ormai terminati i lavori per il complesso conventuale, mentre nella chiesa vi verrà officiata la prima messa solamente nel 1501, consacrandola poi nel gennaio 1569. Nel corso del Cinquecento verranno effettuati importanti ampliamenti (1540 e 1587), fino ad istituirvi un seminario (1594). Altri interventi costruttivi e ammodernamenti si ebbero nel Seicento (alcuni finanziati da Violante di Baviera) e a partire dagli anni ’80 furono condotti dietro la supervisione dell’architetto granducale Anton Maria Ferri.
Nel periodo delle soppressioni ottocentesche, salvo brevi allontanamenti, i frati riuscirono a mantenere il loro convento riscattando nel 1870 sia edificio che terreni.
Alla chiesa si accede per mezzo di un bel porticato a due ordini (entrambi voltati a crociera) e un portale in pietra che immette nell’interno, concepito ad aula secondo le regole francescane; la navata ha una copertura a crociera, quella del presbiterio è voltata a botte unghiata.
Il primo altare a sinistra risale al 1680 e originariamente custodiva la tela con Ester davanti al Re Assuero, dipinta dal pittore pesciatino Benedetto Orsi, allievo del Volterrano. Al terzo può ammirarsi ancora la pittura più antica e significativa del tempio francescano, San Michele arcangelo che abbatte gli angeli ribelli (tardo Cinquecento), caratterizzata da un cromatismo tardomanierista e riconosciuta al pittore genovese Giovan Battista Paggi, attivo per venti anni in Toscana.
Al primo altare di destra è una Madonna con san Carlo Borromeo, san Ludovico re e santi francescani, attribuita al padre Alberico Carlini da Vellano, formatosi a Firenze con Ottaviano Dandini e perfezionatosi a Roma con Sebastiano Conca. Allo stesso religioso e pittore settecentesco sembra appartenere una Visione dell’Apocalisse (custodita entro il terzo sacello), copia da un perduto dipinto dell’Orsi.
Nel presbiterio si possono ammirare: sopra la mensa maggiore un Crocifisso ligneo seicentesco, di buona fattura ma molto ridipinto e sulla parete sinistra una tela raffigurante Cristo che resuscita la figlia di Giairo, assegnato alla fase matura del Carlini per le note raffaellesche e romane.
Nella Cappella di Santa Chiara era un San Ludovico di Tolosa in gloria (1723) del pittore senese Annibale Mazzuoli, oggi trasferito, insieme ad un dipinto che si trovava in sacrestia e ispirato alla Pietà di Michelangelo attribuito da fonti settecentesche a Santi di Tito, nel convento di San Francesco a Fiesole.
A seguito dei lavori di ingrandimento del convento, iniziati dal 1654 da padre Bernardino Dini di Uzzano, si hanno informazioni relative alla biblioteca. Vi comparivano volumi di Patristica, Teologia scolastica, Sacra scrittura, Dogmatica, Morale, Filosofia, Medicina,Matematica, Astronomia, Storia sacra e civile, Diritto canonico e civile, Ascetica e Mistica, Predicabili volgari e latini.
Questa biblioteca ha però una triste sorte: la Soppressione napoleonica del 1810, infatti, trafugò e disperse il materiale di Archivio e il corpus dei volumi, che l'inventario del 24 aprile 1811 steso dalle autorità di Pescia fa ammontare poi a circa 1300 opere conservate.
Nel 1866 i religiosi vengono nuovamente cacciati dai propri conventi, a seguito della Soppressione degli Ordini religiosi voluta dal Regno d’Italia, e la biblioteca fu trasferita definitivamente a Pescia nei locali delle Scuole tecniche di Ruga Orlandi.
I frati riacquistarono la proprietà tramite il Commissariato di Terrasanta, nella persona del padre Remigio Buselli, allora Commissario, esborsando la cifra di £ 35.100.
La biblioteca inizia così un nuovo processo di ricostituzione a partire dal personale fondo librario proprio del padre Remigio Buselli.
Si accresce ancora grazie alla fondazione nel 1874 dello Studio di Filosofia della Provincia toscana e nel 1876 di quello di Teologia.
Grazie a donazioni e a qualche lascito dei frati che qui insegnavano, la biblioteca contava circa 3000 volumi a fine secolo, e fu trasferita nel corridoio a lato della chiesa al primo piano (attuale biblioteca minore).
A seguito della Seconda guerra mondiale Colleviti accolse il Liceo classico: quest’esperienza, durata circa un ventennio, arricchì ulteriormente la biblioteca con altre opere di carattere letterario, artistico, storico, scientifico, fino a diventare la più importante della Valdinievole.
A padre Agostino Serafini (1907-1996) si deve la realizzazione di uno dei primi televisori collocato, tutt’oggi, all’ingresso dell’attuale biblioteca.
La raccolta di libri subisce un’importante opera di sistemazione e catalogazione da parte di padre Giacomo Tollapi (1915-2001),docente di latino e greco nel soppresso Liceo.
Egli dette alla biblioteca il volto che attualmente presenta, accogliendo nuove donazioni e nuovi fondi personali tra i quali il più prezioso risulta quello di padre Liberato Di Stolfi (1891-1967) professore ordinario all’Ateneo Antoniano a Roma.
Tale opera di raccolta, sistemazione e schedatura ha purtroppo condotto all’impossibilità di riconoscere, molto spesso, la provenienza originaria del materiale qualora non sia presente un timbro anteriore a quello apposto dal padre Tollapi.
Nel 2000 il convento viene affidato alla comunità di recupero di Mondo X. I volumi rimangono ordinati ma inutilizzati e sottoposti ad alcune opere di saccheggio che hanno determinato l’asportazione di materiale non più recuperato.
In ragione di ciò, i frati hanno deciso di prelevare i volumi più preziosi, trasferendoli nella Biblioteca Provinciale di Firenze.
Nel 2018 la Comunità di Mondo X ha lasciato la struttura, ritornata in gestione diretta ai frati e con essa, ovviamente, la biblioteca.
1. Ingresso da via di Colleviti, n 23, 51017 (Pescia)
2. Corridoi del pian terreno
3. Chiostro grande
4. Chiostro piccolo (aperto su un lato)
5. Anti-refettorio
6. Refettorio
7. Corridoi dei frati
8. Celle della clausura
9. Cappella dell’Infermeria
10. Biblioteca Antica con esposizione di libri
11. Terrazza panoramica
12. Chiesa di San Ludovico con le opere esposte
Il percorso potrà subire variazioni, anche senza preavviso, secondo le necessità della comunità conventuale
Un'immagine di Frate Foco "La Verna", foto di Carla Giuliani
I maestosi corridoi del piano terra
Il refettorio di Colleviti
Una parte della Biblioteca Antica del convento di Colleviti
Il monastero convento di Colleviti si trova in via di Colleviti, n 23, 51017 (Pescia).
L'INGRESSO avviene dalla parte della chiesa, quello posteriore che passa dai CAMPI DA TENNIS è CHIUSO. Si consiglia di fare attenzione perché la strada che conduce al convento è molto stretta. Davanti alla chiesa è disponibile un ampio parcheggio sterrato.
IN AUTO
Da SUD e Firenze:
Dall'autostrada A1 (Milano-Bologna-Roma-Napoli), uscita Firenze Nord, da qui in circa un'ora, si raggiunge prendendo l'Autostrada A11, uscita Chiesina Uzzanese, da dove si presegue per Pescia e seguire le indicazioni per il convento di Colleviti (ci sono i cartelli alla base della strada che sale al convento)
Da Lucca:
Da Lucca, in circa mezz'ora, si raggiunge prendendo l'Autostrada A11, uscita Chiesina Uzzanese, da qui proseguire per Pescia e seguire le indicazioni per il convento di Colleviti (ci sono i cartelli alla base della strada che sale al convento).
Un'immagine di Frate Foco "La Verna", foto di Luciano Pierazzuoli
La chiesa di San Ludovico si Tolosa, parte del percorso di visita
"San Michele arcangelo che abbatte gli angeli ribelli", capolavoro di Giovan Battista Paggi
Un dettaglio di uno dei tanti volumi esposti
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Suspendisse varius enim in eros elementum tristique. Duis cursus, mi quis viverra ornare, eros dolor interdum nulla, ut commodo diam libero vitae erat. Aenean faucibus nibh et justo cursus id rutrum lorem imperdiet. Nunc ut sem vitae risus tristique posuere.
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Suspendisse varius enim in eros elementum tristique. Duis cursus, mi quis viverra ornare, eros dolor interdum nulla, ut commodo diam libero vitae erat. Aenean faucibus nibh et justo cursus id rutrum lorem imperdiet. Nunc ut sem vitae risus tristique posuere.
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Suspendisse varius enim in eros elementum tristique. Duis cursus, mi quis viverra ornare, eros dolor interdum nulla, ut commodo diam libero vitae erat. Aenean faucibus nibh et justo cursus id rutrum lorem imperdiet. Nunc ut sem vitae risus tristique posuere.
The rich text element allows you to create and format headings, paragraphs, blockquotes, images, and video all in one place instead of having to add and format them individually. Just double-click and easily create content.
A rich text element can be used with static or dynamic content. For static content, just drop it into any page and begin editing. For dynamic content, add a rich text field to any collection and then connect a rich text element to that field in the settings panel. Voila!
Headings, paragraphs, blockquotes, figures, images, and figure captions can all be styled after a class is added to the rich text element using the "When inside of" nested selector system.