Mazzafirra, fin dall’inizio della sua attività, nel 2014, ha sentito l’esigenza di occuparsi del restauro, della conservazione e della valorizzazione di beni culturali, svolgendo attività di consulenza e progettazione tecnica per il restauro di beni storici, artistici, archeologici e architettonici.
Da allora, le opere d’arte restaurate con i fondi reperiti dalla nostra Società e grazie alle sapienti mani dei nostri restauratori sono più di cinquanta, fra tele, tavole, sculture, affreschi e altri oggetti di grande valore storico-artistico.
La sezione “restauri”, diretta dal noto restauratore fiorentino Stefano Garosi, si avvale di uno staff tecnico di restauratori accreditati di beni culturali, e lavora principalmente per enti religiosi e pubblici, quali soprintendenze e comuni, ma anche per privati cittadini e aziende.
Svolgiamo, dunque, attività di consulenza e progetti di fattibilità, ma anche tutte le pratiche per le necessarie autorizzazioni presso gli Organi pubblici di competenza.
L’opera da restaurare viene poi “affidata” al nostro restauratore di riferimento specializzato per il tipo di supporto e le caratteristiche precipue del manufatto.
Fra i capolavori restaurati da Mazzafirra, vale la pena ricordare la Madonna del Rosario di Pietro Paolini (Bibbiena, santuario di Santa Maria del Sasso), la Madonna del Rosario di Pier Dandini (Bibbiena, santuario di Santa Maria del Sasso), il gonfalone di Guillaume de Marcillat con il Cristo eucaristico di Camaldoli e la tavola di Agnolo di Lorentino (Bibbiena, santuario di Santa Maria del Sasso).
Alessandra Gorgoni al restauro del capolavoro di Pietro Paolini custodito nel Santuario di Santa Maria del Sasso a Bibbiena
Il nostro restauratore Stefano Garosi impegnato nelle indagini diagnostiche propedeutiche al restauro di un crocifisso cinquecentesco
Il nostro restauratore Stefano Garosi davanti allo stendardo col Cristo Eucaristico di Guillaume de Marcillat (Eremo di Camaldoli), finanziato da Mazzafirra
Il nostro restauratore Stefano Garosi impegnato nel restauro della maestosa pala di Agnolo di Lorentino, custodita nel Santuario di Santa Maria del Sasso a Bibbiena