Santa Maria degli Angeli

Breve storia del Conservatorio di Santa Maria degli Angeli a Firenze

C. Bonamassa - F. Traversi

Fondazione-Conservatorio Santa Maria degli Angeli

di Costanza Bonamassa

Il Conservatorio nasce come monastero domenicano femminile di clausura nel Cinquecento, poi trasformato a fine Settecento in Conservatorio per l'educazione delle fanciulle di agiate condizioni. Dal 2006 ha assunto la forma giuridica di Fondazione con utilità socio-culturale, perseguendo sempre la propria funzione volta all'eduzione e di istruzione dei giovani

La Fondazione Santa Maria degli Angeli oggi ospita una scuola dell’infanzia, una primaria, una secondaria di primo grado, e dal 2012 il liceo classico europeo. L’istituto ha numerose aule dotate di strumenti tecnologici, una grande palestra e un parco esterno che offre campi da tennis, da calcetto e giochi per i più piccoli. Completa la struttura un auditorium allestito con un palco e una platea di 250 posti.

Il Conservatorio ospita inoltre un convitto per studentesse universitarie: gli spazi accoglienti e luminosi sono favorevoli allo studio, a relazioni personali e alla comprensione reciproca. Le camere semplici e funzionali, pensate anche per soggiorni prolungati, si armonizzano con gli spazi e i volumi dell’antica struttura monastica, godendo di spettacolari affacci sull’elegante chiostro e su scorci caratteristici del centro storico fiorentino.

Le Salesiane Oblate del Sacro Cuore

di Costanza Bonamassa

Nel 2014 le suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore sono state chiamate dalla Fondazione “Conservatorio Santa Maria degli Angeli” a sostituire le suore di Santa Marta, garantendo la propria presenza per l’accoglienza, l’accompagnamento e ascolto delle giovani nel rispetto dell’ambiente e in un clima familiare. La congregazione, di vita attiva, di diritto pontificio e di voti temporanei, fu fondata dal salesiano e vescovo nonché servo di Dio monsignor Giuseppe Cognata il 17 dicembre 1933 a Pellaro San Giovanni (RC). Mons. G. Cognata consacrato vescovo della diocesi di Bova sull’Aspromonte, al fine di sopperire alla necessità dell’infanzia abbandonata e non trovando l’aiuto di nessun ordine femminile, decise, su esortazione di papa Pio XI, di agire in autonomia iniziando l’opera con tre giovani disposte a donarsi al Signore e a seguirlo nella nascita del nuovo Istituto. Nacquero così le Salesiane Oblate del Sacro Cuore che hanno nel loro Carisma sia l’attiva partecipazione all’offerta volontaria di Gesù sulla croce per la salvezza e la santificazione del mondo sia la centralità nella vita eucaristica e una spiritualità vittimale nella linea di san Paolo.

Santa Maria degli Angeli: una breve storia

di Francesco Traversi

L’origine della nascita del monastero di Santa Maria degli Angiolini risale all’anno 1507, quando sei donne fiorentine, appartenenti a nobili casate, vollero acquistare alcuni possedimenti del lanaiolo Dioniso Clemente nell’allora via Laura in Pinti (l’attuale via della Colonna), affinché potessero condurvi una vita contemplativa dedicandosi ad opere di carità: si rivolsero dunque al papa, riferendogli la loro intenzione di seguire la regola domenicana, cosicché Giulio II nel 1509 le riconobbe nel terzo ordine acconsentendo alla costruzione della loro chiesa. La consacrazione dell’edificio arriverà tuttavia alcuni decenni più tardi (nel settembre del 1571), dopo che le religiose avevano affrontato varie vicissitudini e dolori, come gli eventi della peste del 1527, dell’alluvione e della carestia del 1530. Una fase più prospera, data dal successivo incremento di donne che desiderarono proseguire nella direzione tracciata dalle pie religiose, portò ad un ampliamento del complesso strutturale, trasformandolo in un effettivo monastero di clausura. Con le soppressioni leopoldine il monastero nel 1785 venne convertito in Conservatorio: a seguito di ciò venne anche deciso di “nascondere” le nudità nelle decorazioni pittoriche e plastiche, dipoi liberate dai restauri novecenteschi.

La chiesa

di Francesco Traversi

La chiesa si presenta all’esterno con una semplice facciata a capanna, entro cui si aprono un portale sormontato da una lunetta e un grande oculo nella porzione più alta: è dotata di un campanile a vela dal raffinato disegno. All’interno ospita all’altar maggiore un importante olio su tavola appartenente alla mano di uno dei massimi esponenti del manierismo fiorentino, Domenico Ubaldini detto il Puligo, raffigurante la Presentazione di Maria al tempio, caratterizzata da un taglio originale e innovativo. Entro un impianto decorativo sviluppatosi conseguentemente ai cambi del gusto delle varie epoche, possono riconoscersi alcune testimonianze che indicano nel Seicento uno dei più felici momenti per le committenze di arredi da parte delle monache. Oltre ad una significativa tela di Matteo Rosselli, vi sono infatti una pala d’altare e un ciclo pittorico composto da varie lunette raffiguranti le Storie della Vergine dipinte da Francesco Curradi.

Il soffitto venne affrescato nel 1715 da Giovanni Maria Ciocchi con una Gloria di san Michele arcangelo, per mezzo di una impaginazione dalla rievocazione teatrale che prevedeva l’intervento di un quadraturista, in perfetta linea con le richieste del tempo.

L'ex Monastero

di Francesco Traversi

Gli ambienti che compongono il monastero, per le loro singolari caratteristiche, costituiscono un affascinante percorso di visita, grazie anche alla campagna di restauri durata dieci anni (ed effettuata con cura dopo i danni causati dall’alluvione del 1966) che ha restituito splendore alle testimonianze storico-artistiche-architettoniche del complesso favorendone nuovamente la fruibilità, dopo un lungo periodo di inagibilità di circa quattro decenni.

Di rilevante interesse è il Coro monastico, ovvero una piccola chiesa soprelevata dalle cui grate le monache di clausura potevano assistere alle liturgie, nella quale sono presenti degli affreschi cinquecenteschi con Santi domenicani e l’Annunciazione, datati 1584 e siglati “I. B.”, che per associazione stilistica può facilmente risolversi con una attribuzione a Giovanni Balducci. Qui sono allestiti anche alcuni reliquiari e due statuette bronzee del Giambologna, ovvero un Crocifisso posto su una croce lignea e un San Giovanni Battista (un tempo facente parte di una perduta acquasantiera), forse un modello per il bronzo della Cappella Salviati in San Marco. Altri affreschi del Balducci (raffiguranti San Domenico e Santa Caterina da Siena ai lati di una Madonna col Bambino) possono incontrarsi anche nel vano di ingresso laterale alla chiesa del convento e andranno verosimilmente situati nel medesimo periodo in cui il pittore lavora al “coretto”.

Vi sono poi la Sagrestia, la “Sala della Duchessa”, oggi adibita a Sala riunioni del Consiglio di amministrazione, la cosiddetta “chiesa piccola” (chiesa officiata situata all’interno del monastero), la Cappellina nell’orto e il Refettorio, abbellito con un’Ultima Cena realizzata nel 1631 da Matteo Rosselli, che elaborò il medesimo soggetto anche per il monastero domenicano di San Pietro martire: una analoga versione a quella degli Angiolini, ma di minore intensità e qualità, è custodita nel santuario di Montesenario.

Fra le opere di maggior interesse che possono ammirarsi nelle sale e nei corridoi che si affacciano sull’antico chiostro, passando per l’andito oggi trasformato in un elegante salotto, sono la Madonna col Bambino e santi del Maestro degli Angeli di Carta, dipinta nel 1459, proveniente da San Gioacchino al pari della rara tavola della Madonna col Bambino e santi realizzata da un pittore atipico per la Firenze del tempo, al punto che per mancanza di riferimenti esaustivi era stata assegnata al cosidetto “Maestro degli Angiolini”; la tavola del Maestro di Marradi con la Madonna col Bambino e i santi Girolamo e Domenico recentemente ritrovata; un gruppo scultoreo della Madonna col Bambino deriva invece dal celebre modello ghibertiano.

Francesco Traversi

No items found.

Altri articoli che potrebbero interessarti

Vedi tutti gli articoli

iscriviti alla nostra newsletter
Grazie per esserti iscritto alla nostra newsletter
Ops! Qualcosa è andato storto, riprova tra poco
Sostieni il nostro lavoro con una donazione
Il tuo contributo é importante
Puoi sostenerci anche donando il tuo
5XMILLE
Scrivi qui la tua richiesta
Rispondiamo generalmente entro 24h
Grazie!

Il tuo messaggio è stato inviato
Oops! Qualcosa non sta funzionando! Riprova o scrivici a info@mazzafirra.com